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Agosto a due velocità

Pubblicato il 04-09-2021

Agosto a due velocità

Agosto a due velocità

Di Vittorio D'Ermo (Articolo pubblicato su QuotidianoEnergia del 30 agosto 2021)

[ css=".vc_custom_1633604813394{padding-top: 0px !important;}"]Gli elementi di fragilità del mercato petrolifero che erano emersi alla metà del mese di luglio hanno trovato piena conferma nei primi venti giorni del mese che sta per concludersi. La resilienza del Corona Virus in molte aree e paesi, nonostante l’enorme avanzamento delle campagne di vaccinazione, è sembrata togliere smalto alla ripresa delle attività economiche e dei servizi che aveva toccato un punto di massimo a giugno. Lo scenario internazionale è stato molto variegato con zone in pieno recupero e zone dove si sono riaffacciate preoccupazioni che sembravano fugate. La fiducia nella ripresa economica mondiale ha anche risentito di timori sulla durata delle misure di sostegno adottate dalle autorità monetarie per superare la crisi indotta dall’esplosione della pandemia ed anche dal manifestarsi di alcuni colli di bottiglia, che si sono manifestati specie in Asia, nella produzione di materiali e prodotti utilizzati da settori trainanti come ad esempio l’industria automobilistica, in forte ripresa dopo il blocco del 2020, e quella dell’elettronica, rilanciata proprio dalla pandemia. L’influenza di questi fattori sul mercato petrolifero si è però andata attenuando con un ritorno di ottimismo sulla ripresa delle attività produttive ed anche grazie ai segnali in arrivo dal mercato dei prodotti che ha dimostrato una ottima tenuta, a tutto vantaggio dei margini di raffinazione. L’inversione di tendenza è ben sottolineata dalle medie settimanali del Brent scese a 67,6 $/b nella settimana conclusasi il 20 agosto per lasciare il passo ad un sensibile recupero nell’ultima settimana caratterizzata da una media che è ritornata sopra la soglia psicologica dei 70/b e con un valore di chiusura settimana di 72 $/b anche per effetto dell’incendio di una piattaforma localizzata nell’off-shore messicano con una potenzialità di 400.000 b/g e delle avvisaglie dell’uragano IDA che sta provocando ingenti danni nella Louisiana . Al recupero delle quotazioni del greggio hanno anche contribuito gli ultimi dati dell’EIA Doe che hanno confermato il deciso recupero della domanda di prodotti degli USA ormai prossimi ai livelli del 2019, che si è accompagnato ad una riduzione delle scorte di greggio e di benzina il prodotto protagonista di questa estate. In media mensile il prezzo del Brent è stato pari a 70.7 $/b rispetto ai 74.9 di luglio, valore che sembra meglio riflettere lo stato dei fondamentali rispetto alle punte vicine agli 80 $/b registrate agli inizi di luglio. Nell’agosto del 2019 la quotazione del Brent era stata di 59.0 $/b. Gli sviluppi di settembre dipenderanno dall’intensità della ripresa senza escludere il possibile impatto degli uragani tipici di questa stagione nel golfo del Messico, che spesso hanno portato a delle forti impennate dei prezzi. Le ultime notizie parlano della sospensione della produzione petrolifera e di interruzioni nella fornitura di elettricità. Rispetto alla fase di relativo declino delle quotazioni del petrolio i prezzi del gas, a conferma della solidità del movimento di ripresa, hanno continuato la loro corsa sino toccare, sul mercato TTF in Olanda, alla data del 26 agosto, i 45.1 Euro /MWh contro i 40.6 di inizio mese. Sempre sostenuti i prezzi del carbone che si sono mossi sui 140 $/t sulla piazza di Rotterdam mentre si intensificano le iniziative per la riduzione del suo ruolo sulla piazza di Rotterdam . I prezzi dei prodotti hanno subito riduzioni nella prima parte del mese per poi recuperare nell’ultima decade; le variazioni sono state però tali da migliorare la posizione relativa dei distillati rispetto al greggio con un netto miglioramento dei margini di raffinazione. La quotazione media mensile della benzina di questo prodotto, che si è confermataconfermato leader del mercato, è stata, cif Med, pari a 704.7 $ /t,, in riduzione del 3.1 % rispetto al mese precedente mentre il Brent ha perso il 5,7 %. La quotazione del diesel è stata di 504.7 $/t in riduzione del 3.4 % rispetto a luglio rafforzando comunque la posizione relativa rispetto al greggio. Il differenziale tra i due prodotti si è attestato a 120.1 $/t sottolineando la fase di particolare attrattività della benzina. La quotazione dell’olio combustibile, a basso tenore di zolfo, sempre in media mensile, si è collocata a 452.0 $/t con una riduzione del 4,4 % rispetto al mese precedente; l’olio combustibile ad alto tenore è stato quotato 389.8 $/t con una flessione del 2.9 %. Il differenziale tra i due prodotti è quindi sceso a 62,3 $/t. L’andamento, nel corso del mese, della posizione relativa dei principali prodotti rispetto al greggio, ha portato ad un ulteriore miglioramento dei margini di raffinazione, che già a luglio erano tornati su livelli interessanti e che si sono attestati ai massimi dell’anno. Con riferimento ad un greggio tipo Brent lavorato a TRC, il margine medio di raffinazione in media mensile si è portato sopra i tre dollari per barile; in prossimità dei quattro dollari si è attestato un greggio tipo URAL; quello su un greggio tipo Iranian Heavy è tornato ampiamente in territorio positivo, circa due dollari per barile, confermando la fase positiva per l’attività di raffinazione.  

Vittorio D'ermo - Articolo pubblicato su Quotidiano Energia del 30 agosto 2021

Vittorio D'Ermo è Economista dell'energia; Consulente e pubblicista su temi di energia e ambiente; Docente e Professional Fellow WEC Italia. È stato Vicepresidente e Direttore dell'Osservatorio Energia di AIEE - Associazione Italiana Economisti dell'Energia.